Oltre La Ricostruzione – Anna Curtale
Il ruolo della psicologia nella cura del tumore al seno.
A cura della Dott.ssa Anna Curtale, psicologa e psicoterapeuta.
Ricevere una diagnosi di tumore al seno non è mai solo un fatto clinico. C’è un prima e un dopo, un momento che irrompe nella vita e cambia tutto.
In ambito psicologico, lo definiamo spesso come uno spartiacque esistenziale: c’è una rottura nella continuità della propria storia personale, un evento che può generare un trauma e rimettere in discussione l’identità stessa.
Molte donne, nel raccontare quel momento, usano immagini potenti: “è come se un intruso entrasse nella mia casa”, “è come se il tempo si fosse fermato”.
E chi ha vissuto questo impatto sa che le emozioni possono travolgere: paura, rabbia, tristezza. Un vortice difficile da gestire.
Nel mondo anglosassone si parla di “amygdala hijacking”: quando il cervello percepisce una minaccia, l’amigdala, la parte legata alle emozioni primarie come la paura, prende il controllo. Si perde lucidità. Spesso, durante il colloquio con l’oncologo, è difficile ricordare con chiarezza cosa è stato detto. Per questo è utile non affrontare quel momento da sole.
Il supporto psicologico: un pilastro nella cura.
Nel mio lavoro come psico-oncologa all’interno di una Breast Unit, uno degli interventi più importanti è la validazione emotiva.
Significa riconoscere e accogliere ciò che la paziente sta provando, senza giudizio.
Non esiste un modo giusto o sbagliato di reagire: la paura è legittima, così come la tristezza e la rabbia.
Dire “non devi avere paura” rischia di isolare ulteriormente. Invece, serve uno spazio sicuro dove potersi ascoltare e sentire accolte.
Le emozioni primarie che si affacciano in questa fase sono spesso le stesse:
- Paura, perché ci si sente minacciate e vulnerabili
- Tristezza, per la perdita di un’immagine di sé sana e integra
- Rabbia, con quella domanda che torna spesso: perché proprio a me?
Verso un’accettazione attiva.
Accettare non è subire. Accettare, in psicologia, è un processo attivo che restituisce agency alla persona, la rimette al centro.
Il mio compito è accompagnare ogni donna nella gestione del distress emotivo, aiutarla a ritrovare un equilibrio e a costruire un nuovo significato alla propria esperienza, all’interno di una relazione terapeutica.
Perché la cura non riguarda solo il corpo.
È una ricostruzione che attraversa anche la mente e l’identità.
Grazie alla Dott.ssa Curtale per il suo prezioso intervento.
A presto.
#TumoreAlSeno #RicostruzioneMammaria #StorieDiCoraggio #NoiSempreDonne #BraDayItaly
Post a comment: